Corso sulla vita di relazione: “Passione o noia: chi sto amando?” (2)

Corso sulla vita di relazione: “Passione o noia: chi sto amando?" (2)

Seminario Online in tre incontri,

esercizi pratici per capire dove siamo.

Tre lunedì sera, il 7, il 14 e il 21 giugno con inizio alle ore 20.30.

Per maggiori informazioni contattare Simona al numero 339 1590640 o scrivere a eventi@centromosaica.it.

Nella conferenza ho esposto la mia esperienza di uomo e medico sul perché tutti noi a volte siamo passionali e a volte siamo noiosi con i nostri compagni di vita, soprattutto nella relazione coniugale. Esistono delle cause ben precise sulle quali possiamo agire. La difficoltà è comprendere qual’è il bersaglio esatto.

Per poter modificare il nostro carattere dobbiamo prima modificare l’immagine dei nostri Genitori. Io sono ciò che permetto ai miei Genitori. Sono in base a come vedo e immagino emotivamente i miei Genitori. La mia emotività è figlia dell’emotività che provo nei confronti dei miei Genitori e dei miei consanguinei.

La percezione emotiva e la realtà non coincidono mai, e non potranno mai coincidere, questa dissociazione è determinata dalla nostra struttura biologica. Il nostro libero arbitrio è direttamente proporzionale a quanto maggiore è la dissociazione percettiva tra la realtà oggettiva e la nostra percezione emotiva. Se avessimo una percezione solo oggettiva del mondo, ragioneremmo come un calcolatore in modo meccanicistico, ripetitivo e asettico.

Noi, per essere passionali nella nostra vita coniugale e di coppia, dobbiamo proiettare, vedere e percepire la passione nella vita dei nostri Genitori. Se vediamo la passione nei nostri Genitori, noi saremo come abilitati nel poterla vivere nella nostra vita di coppia. Noi siamo emotivamente ciò che permettiamo ai nostri Genitori di essere emotivamente, questa formula è un ordine post ipnotico, è un mantra che per anni tutti noi ci siamo ripetuti nella nostra mente, è un programma neuro linguistico.

Nell’arco delle tre serate del corso vi insegnerò come modificare questa credenza infantile e aprire dentro di noi la porta della passione.

Giustamente molti di noi non abbiamo nessuna immagine in memoria dei nostri Genitori in effusioni amorose e dunque inevitabilmente neghiamo che possa esserci stata passione tra i nostri Genitori. Vince più facilmente una immagine di dovere o noia.

L’atto terapeutico consiste infatti nel creare un Campo di Forza che permetta l’esistenza della passione. Una cosa esiste nel momento in cui essa viene ideata. Nel momento in cui noi ideiamo un campo, si crea un varco pronto ad essere riempito. Una cosa esiste sin tanto qualcuno ne parla, diversamente cadrebbe nell’oblio; una pila dona energia sin tanto qualcuno si ricorda di metterla in carica.

Proviamo ad immaginare il nostro corpo, i nostri organi, il nostro cervello come un insieme di strutture biologiche, enzimi, vie metaboliche, circuiti neuronali intrecciati tra loro; ora proviamo a immaginare tutte queste strutture biologiche come dei canali di irrigazione. Proviamo ad immaginare che dall’alto dobbiamo stabilire come dirottare l’acqua tra i vari canali. I prati confinanti con i canali aperti ricchi di acqua saranno giustamente più fertili e più produttivi. Medesimo processo avviene nei nostri sistemi biologici a qualunque livello. Maggiormente stimoliamo o portiamo attenzione ad una nostra funzione, maggiormente essa si modificherà nel tempo per accogliere un maggior flusso di acqua (tradotto in biologia: un maggior flusso di emozioni e di sangue) e i prati (gli organi) confinanti al canale diventeranno sempre più trofici, fertili e reattivi verso l’ambiente esterno. Aumenteranno anche inevitabilmente le riflessioni, le emozioni, le memorie verso quel campo. Possiamo dunque decidere di essere aperti o chiusi, possiamo decidere di nutrire o non nutrire determinate aree di noi stessi, decidere di nutrire o non nutrire ciò che vive intorno a noi (questo è il principio dell’atto sciamanico).

Nel momento in cui noi emotivamente permettiamo un movimento ai nostri Genitori, indipendentemente che essi abbiano o non abbiamo agito o pensato in quel modo, noi apriremo un canale dentro il nostro corpo e, per risonanza, apriremo un canale dentro il corpo di tutte le persone a noi agganciate geneticamente ed emotivamente. Da noi in poi saremo un nuovo gruppo di persone, avremo un nuovo codice comportamentale. Questa è la mia immagine di rinascita; ogni eroe rinasce all’infinito in coloro che ripeteranno il suo Rito e respireranno emotivamente il significato del suo mito. In tal modo il nostro antenato eroe resterà sempre vivo, sarà come quella pila, sarà di fatto la nostra pila, sempre pronta a dare sin tanto qualcuno ne parlerà, la userà e si ricorderà di rimetterla in carica; il rito è un movimento emotivo apparentemente senza significato e logica, apparentemente scollegato dalla realtà, in realtà è un canale madre di un campo. Ogni ritualità fatta nel rispetto dei nostri antenati e soprattutto finalizzato a nutrire l’ambiente che vive intorno è un atto sciamanico. Tutto ciò che nutre e rispetta la vita è un atto sciamanico.

Dott. Andrea Penna

Conferenza Dr. Penna

Quando?
lunedì 14 Giugno 2021
20:30 - 22:30



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