Siamo macchine biologiche telepatiche in continua evoluzione

Andrea-PennaArticolo di Caterina Civallero, gentilmente concesso da 5wagora.com

Da anni il Dottor Andrea Penna, medico omeopata ed esperto in dinamiche e costellazioni familiari studia i meccanismi che regolano la comunicazione. La sua ricerca lo ha portato a concludere che esiste una comunicazione non verbale che ha un potere ben superiore a quella verbale, tanto da determinare e modulare la reattività comportamentale, soprattutto a lungo termine, tra due individui. Egli descrive tale interazione come una forma di comunicazione telepatica emotiva fra forme viventi. Afferma infatti che, con molta probabilità, ogni forma vivente possiede una capacità intrinseca di comunicazione telepatica emotiva con ogni altra forma vivente. Solo così possiamo spiegare le infinite sfumature di reciproca influenza esistenti in natura.

Su questi temi si è basata dunque la conferenza del dottor Penna, dal titolo: “Scrivi rileggi e brucia: la comunicazione non verbale tra genitori e figli per andare oltre, con dolcezza e amore, a ciò che è avvenuto nel passato”, che si è svolta a fine marzo a Villa Ghirlanda Silva, in provincia di Milano.

Il titolo della conferenza è, per altro, anche quello del suo secondo libro, edito da Uno editori, in imminente uscita prevista per i primi di giugno.

Più lavoro, più vivo, più condivido con il Mondo, più pratico la meditazione, più percepisco un unico Sistema, più sento, mio malgrado, che faccio, facciamo, parte di un sistema che è molto più grande di Me, di Noi. Questo Sistema” scrive Penna nel suo libro (di cui diamo un breve “assaggio”) “è determinato dalla nostra capacità biologica inconscia, indipendentemente dal nostro modo di comunicare razionalmente, di essere permanenti con tutto ciò che sta intorno a Noi. La comunicazione telepatica non va intesa e ricercata nel passaggio di informazioni oggettive e razionali” specifica “va ricercata nel passaggio di informazioni emotive e sensoriali. Forse è stato questo l’errore compiuto da noi ricercatori. Per anni abbiamo cercato nel posto sbagliato, abbiamo dato per scontato che esisteva solo la comunicazione oggettiva, che due forme viventi possono comunicare tra loro solo per mezzo di un veicolo fisico, chimico, sonoro, elettrico. Una delle grandi rivoluzioni e rivelazioni della fisica del 1800 e 1900″ spiega ulteriormente “è aver portato alla luce il ruolo che ha l’Energia e il rapporto diretto che esiste tra Energia e Materia, con la formula da tutti conosciuta E= mc2; nella nostra cultura, da uomini della strada, questa immagine non è ancora dentro di noi”, e ancora: “Esiste sicuramente una Comunicazione materiale, che avviene per mezzo della materia, e sicuramente, esiste una Comunicazione energetica, che avviene per mezzo dell’energia. Come ricercatori, per dogma, siamo stati abituati a vedere solo la Comunicazione materiale come quella ufficiale, reale, scientifica, oggettiva, incontrovertibile” specifica “Non siamo ancora abituati a vedere, percepire come facente parte della vita anche la Comunicazione energetica e dunque non sappiamo ancora come misurarla, dove e come andarla a cercare. La fisica spiega che se due molecole si toccano, innescano una reazione nucleare, dunque l’informazione che passa da una molecola all’altra è forzatamente sine materia…Le molecole diventano, dunque, un mezzo per veicolare e mantenere nello spazio e nel tempo una informazione. In altre parole l’Informazione o Energia strutturano, nella forma e nel tempo, la materia; la Materia veicola e mantiene in memoria dentro di sé, nello spazio e nel tempo, l’informazione. Nel mondo biologico l’interazione tra due forme viventi avviene sempre ad opera del passaggio contemporaneo di energia e materia. Il confine della NOSTRA COSCIENZA, dunque, va molto al di là del nostro percepire razionale. La comunicazione razionale è determinata dalla nostra gestualità e dai suoni che emettiamo. La comunicazione emotiva telepatica va oltre a tutto ciò. Può avvenire anche mentre dormiamo, può avvenire anche quando siamo in coma. E’ un qualcosa che va al di là delle funzioni del nostro cervello; esiste indipendentemente dal nostro sistema nervoso. E’ un meccanismo viscerale, corporeo, animalesco, nel senso più profondo del termine. E’ un sistema comunicativo sempre attivo, attento ad esigenze che non sono quelle razionali”.
Questi temi e riflessioni, trattati spesso durante i suoi corsi e le sue conferenze, sono la base da cui Penna parte per dimostrare come risolvere problemi che sembrano insormontabili nelle relazioni interpersonali.

Dalla conferenza è emerso come, attraverso semplici esercizi, riflessioni, sogni guidati ed atti (o riti) terapeutici, sia possibile modificare il proprio stato emotivo riguardo ad un conflitto. Soprattutto fra consanguinei. Sembra, infatti, che la risonanza energetica che porta il gruppo familiare ad agire attraverso determinate e precise modalità, sia molto forte.

I metodi elaborati dal dottor Penna prendono spunto dagli insegnamenti dello psicologo statunitense Albert Ellis, fondatore della Rational Emotive Behavior Therapy. La terapia cognitivo comportamentale, adottata nell’atto terapeutico, spalanca le porte ad un metodo potente ed efficace. Attraverso la tecnica dello “Scrivi, rileggi e brucia” è possibile mettersi in contatto con una persona senza doverla affrontare in forma diretta. Chiameremo questa persona “bersaglio”.
L’importanza della scelta comunicativa non verbale permette al soggetto di operare, in forma protetta, alcuni cambiamenti profondi nel rapporto con l’altro per giungere ad uno stato di equilibrio e pacificazione.
Il dottor Penna afferma infatti che la penetranza della comunicazione telepatica risponde a due regole fondamentali:

  • la percentuale di condivisione del DNA con i nostri consanguinei (“Possiamo dire che la via di comunicazione prediletta fra i consanguinei è la telepatia” sotiene “non la comunicazione verbale razionale. Ciò determina che tutti noi siamo sempre e permanentemente in contatto telepatico emotivo con tutti i nostri consanguinei. Ciò modifica significativamente la nostra immagine culturale e sociale di stato di coscienza. Non esiste più un Io, ma biologicamente, esiste solo un Noi”);
  • la condivisione emotiva di un vissuto positivo o negativo con una o più Persone. Vivere un evento emotivamente impegnativo insieme ad altre Persone ci mette in risonanza con Loro anche per anni, a volte tutta la Vita; a volte in caso di omicidio ci mette in risonanza per generazioni.

In altri termini, il numero di informazioni trasmesse dipende dalla percentuale di similitudine del DNA e dalla condivisione di un vissuto emotivo intenso con l’altra Persona. Ogni mio cambiamento emotivo indurrà automaticamente in tutti i miei parenti consanguinei e in tutte quelle persone con cui ho condiviso una emozione significativa, un cambiamento del loro campo emotivo.

Io posso amare o odiare intensamente una persona; la potenza del legame telepatico che si instaurerà è identica” spiega ancora “Il legame telepatico non è esclusivamente solo con le persone che amo. Ecco perché è importante per il nostro equilibrio emotivo, chiudere, almeno a livello immaginativo, ogni nostro contenzioso con chicchessia. Scriviamo una lettera con tutte le nostre paure e rabbie, lasciamo che ‘il Drago esca dalla grotta’. Lasciamo sedimentare il tutto per qualche giorno. Andremo poi a rileggere ciò che abbiamo scritto e amorevolmente ci congederemo da tutto ciò, simbolicamente lo lasceremo andare bruciando il foglio … “ti lascio libero, mi lascio libero … che vada bene a tutti”.