Comprendere ed affrontare le circostanze nella nostra vita di relazione

UN RITO: SCRIVI, RILEGGI E BRUCIA

Scritto da Stefania Farolfi (naturopata).

L’esistenza è un enigma a cui l’uomo stesso reagisce cercando risposte, ma che non sono mai definitive ed esaustive, inducendolo così a ricercarne ancora altre.
Gli uomini, fin dalla notte dei tempi, hanno fatto di tutto per conoscere e capire se stessi e l’ambiente circostante.

Nell’evolversi, durante l’avvicendarsi delle varie epoche, l’uomo ha sperimentato, ricercato, studiato e inventato, in ogni ambito e in ogni aspetto che lo riguardasse, per garantire la sopravvivenza della specie e la sua evoluzione e in tutto questo c’è sempre stato un elemento discriminante che lo ha accompagnato: il rito.

Il rito (o rituale) è un qualcosa di ancestrale che l’essere umano da sempre applica, anche inconsapevolmente, soprattutto in quei momenti di vita in cui si trova smarrito, in difficoltà e ha bisogno di ritrovarsi, di avere fiducia, di sperare.

“Scrivi, rileggi e brucia”, il secondo libro scritto dal Dr. Andrea Penna (medico, omeopata e ricercatore), spiega e descrive le modalità per riuscire a comprendere ed affrontare le circostanze della vita che ci coinvolgono, specialmente nelle relazioni famigliari, mediante l’utilizzo e la ripetizione di mantra specifici ricollegati a modus operandi ritualistici.

Il libro ha lo scopo di aiutare e guidare i lettori, educandoli e formandoli ad avvicinarsi agli eventi in cui vengono coinvolti con i propri famigliari (rapporto genitori/figli), per affrontarli in modo da iniziare a distinguere la differenza esistente tra un approccio fatto di regole e un approccio mediante un dialogo empatico. Così, entra in gioco il rito, in quanto appartiene alla nostra parte più antica, ancestrale che comunica con l’inconscio, in cui risiede la nostra emotività, permettendoci di abbassare le barriere dettate dalla parte razionale (conscia) che cerca di tenere tutto sotto controllo, mediante regole a volte un po’ troppo assolutistiche e/o estremiste. Creare un dialogo empatico con i nostri famigliari (genitori o figli o coniugi), significa comprendere emotivamente il loro vissuto, le loro scelte, le loro difficoltà.

Il Dr. Andrea Penna sottolinea come il dialogo tra genitori e figli (e viceversa) sia direttamente proporzionale a quanto i genitori riescano a rivedersi nella loro infanzia, così come il dialogo tra figli diventati adulti e i loro genitori sia direttamente proporzionale a quanto da adulti i figli riconoscano una similitudine di percorso realizzato, considerando riflessioni, paure e aspettative dei genitori verso di loro e loro volta dei figli diventati adulti verso i propri figli.

Per capire meglio che cosa si intende, ti invito a leggere e rileggere più volte il capitolo 2 pagina 53, in cui spiega la funzionalità dei neuroni specchio.

Secondo me è importante leggere questo capitolo, perché dà una visione chiara e concreta di quale sia la nostra realtà biologica e di come sia influente sul nostro modo di comunicare. Noi abbiamo solo la responsabilità di prenderne atto, astenendoci dall’immediato giudizio e iniziando a comprendere emotivamente i nostri genitori o figli o coniugi, per il fatto che tutti prima o poi siamo andati in difficoltà. Affrontare il dialogo solo secondo regole, ci porta a creare estremismi, stress isterico. Affrontare il dialogo creando empatia, quindi considerando il vissuto emotivo dell’altro, favorisce l’inizio di un nuovo legame, meno aggressivo e più morbido, aprendoci a nuovi orizzonti più funzionali.

“Scrivi, rileggi e brucia” è il libro con cui il Dr. Andrea Penna aiuta a togliere ogni responsabilità, insegnando una tecnica amorevole ed empatica: scrivere le nostre paure, aspettative, riflessioni, ricordi giovanili, rabbie mai sopite in una lettera indirizzata ai nostri genitori oppure ai nostri figli o fratelli o al nostro coniuge, che non spediremo mai e che a distanza di giorni o settimane, rileggeremo e bruceremo… anche questo un rito per ritrovare la via quando ci si sente smarriti.

Buona vita.

La MIMESI della mia vita, cos’e?

In questi anni ho introdotto modifiche sostanziali nella conduzione delle Costellazioni Sistemiche Familiari, create da Bert Hellinger. Tale mia nuova tecnica terapeutica la chiamerò Mimesi e racchiuderà in se più modelli terapeutici frutto della mia esperienza lavorativa.

LA MIMESI DELLA MIA VITA ®

Il termine MIMESI deriva dal greco e significa “imitazione di un evento realmente accaduto”. Aristotele lo ha utilizzato nella Poetica per descrivere come realizzare e differenziare i poemi o tragedie dalle commedie. Le commedie sono eventi creati dal poeta per divertimento o distrazione del pubblico. Le tragedie sono la realizzazione di un evento realmente accaduto e il carattere della tragedia dipende dall’intenzione dell’opera nel indurre un effetto catartico riflessivo e terapeutico sul pubblico. Il soggetto della tragedia non sono i personaggi, ma l’evento a cui loro danno vita. Ogni evento della vita dipende dal movimento di persone. Ogni persona della tragedia, qualunque ruolo abbia, diviene un eroe. L’abilità del poeta è rendere ogni personaggio eroe fondamentale nel dar vita all’evento.

La MIMESI dunque diviene la rappresentazione della nostra vita, ove ogni rappresentante dei nostri Antenati diventano eroi. Io, ognuno di noi, sono e siamo in funzione degli eventi realmente vissuti dai nostri Antenati. La nostra abilità sarà osservarli senza giudizio e alla fine dell’opera ringraziarli per il loro agire. La MIMESI si dividerà in due atti fondamentali. Nella prima parte vi sarò il MITO, ossia ciò che è immutabile, ciò che è così: sarà la realizzazione, per mezzo di movimenti spontanei da parte dei rappresentanti, degli eventi che hanno caratterizzato la vita dei nostri Antenati; tali movimenti sono immutabili, vanno accolti così come appaiono e vengono descritti. Nella seconda parte vi sarà il RITO, uno spazio/tempo ove possiamo intervenire, che sarà fondamentalmente un movimento di aggregazione tra noi e i nostri Antenati, un movimento di approvazione e empatia tra noi e loro, un mezzo per passare da una situazione difficile ad una migliore, integrare le loro memorie ed emozioni con le nostre.

Dalla mia esperienza, la MIMESI, e tutte le tecniche affini derivanti dalle Costellazioni o Psicodrammi, hanno un valore terapeutico nel momento in cui, durante il loro svolgere, noi manifestiamo ai vari rappresentanti delle Anime o memorie che conteniamo, la nostra approvazione e accettazione, mettendole dentro di noi in un luogo protetto. Ciò nel tempo indurrà in noi un nuovo equilibrio verso il loro e il nostro destino.

Andrea Penna

Proposte, ipotesi e argomenti di riflessione e ricerca per il 2018

Ciao a tutti,

entro dicembre dovrei mettere in calendario su questo sito i principali ARGOMENTI che vorrei affrontare con voi nelle conferenze presso l’Istituto Agnelli.

Pensavo di aggiornare l’argomento comunicazione tra Genitori e Figli e vita di relazione con i miei nuovi casi clinici.

Attualmente sto raccogliendo molto materiale per comprendere le basi biologiche dell’attacco di panico, della paura di morire e della paura che i nostri cari possano mancare, disturbo comportamentale sempre più frequente.

Ho lavorato molto anche in questi anni sulla modalità del condurre le costellazioni, o dinamiche di gruppo o psicodrammi. Sono reali riti in grado di modificare il nostro piano emotivo. Negli anni ho compreso che la loro efficacia terapeutica dipende dalla modalità e dall’intento con cui vengono messe in atto.

Affronterei anche questo argomento descrivendo le mie interpretazioni di approccio medico/uomo verso il paziente/uomo. Per mezzo di tali riti possiamo meglio comprendere l’agire dinamico del nostro mentale e del nostro corpo.

Metterei anche una serata sulle geopatie, descrivendo e spiegando cosa intendo con tale termine; essere e non essere legati al passato con tutte le sue implicazioni; tutti noi più o meno dedichiamo molta energia del nostro vivere al passato. Esiste un legame molto stretto tra patologie croniche e vivere nel passato.

Ultima informazione, pensavo di inserire nella settimana successiva alle conferenze una serata di esercizi e meditazioni attinente all’argomento affrontato nella conferenza.

Resto a vostra disposizione per idee e proposte, un cordiale saluto a tutti, Andrea.

Video della conferenza “Il libero arbitrio”

“Il libero arbitrio”

Click here to display content from YouTube.
Learn more in YouTube’s privacy policy.

Conferenza di Andrea Penna

Sabato 13 Maggio 2017 a Vinovo (TO)

Molto forte, incredibilmente vicino

Ti suggerisco di guardare questo film: MOLTO FORTE INCREDIBILMENTE VICINO con Tom Hanks e Sandra Bullock, un film molto toccante del 2011.

Offre spunti di riflessione sul Comportamento Istintivo del Genitore. Tale film evidenzia come tutti i Genitori seguono un’identica linea guida: difendere e aiutare il Figlio, ed evidenzia come tutti i Figli spesso non vedono ciò che realmente il Genitore fa per loro, e lo giudicano attribuendogli comportamenti non reali, frutto del loro stato emotivo.

Continue reading “Molto forte, incredibilmente vicino”

Il corpo non mente

Leggi l’articolo di Elisabetta Fea su 5wmagazine.com

 

“Il corpo non mente” si terrà a Vinovo, sabato 13 e Domenica 14 maggio. Si tratta di una rassegna sulla salute e il benessere globale promosso dall’Associazione “Sahasrara: il loto dai mille petali” in collaborazione con il Comune di Vinovo in provincia di Torino) che coinvolgerà tutto il paese.

Il Dottore Andrea Penna sarà ospite della rassegna e interverrà sabato 13 maggio alle 15.

Professionisti del benessere olistico condivideranno la loro conoscenza durante conferenze, laboratori e workshop esperienziali e saranno a disposizione per trattamenti individuali e consulenze. L’evento si propone di diffondere la conoscenza attraverso la sperimentazione diretta e l’informazione di conoscenze che promuovono uno stile di vita improntato al benessere dell’intera persona: dalle cure naturali, all’alimentazione, alle discipline bionaturali.

L’evento si svolgerà nelle sale del Castello della Rovere di Vinovo messe a disposizione dal Comune e la partecipazione sarà totalmente gratuita.

Meccanismo Neuroendocrino Delle Costellazioni Sistemiche

Come insegna il padre delle Costellazioni Sistemiche, Hellinger, solo ciò che avviene lentamente è reale, è viscerale, è permanente, è nostro.

Un documento a cura di Andrea Penna.

  • COSA SI INTENDE PER COSTELLAZIONE SISTEMICA
  • MECCANISMO NEUROENDOCRINO
    • Vita e Movimento
    • La scoperta dei neuroni specchio
    • Il Movimento diventa atto terapeutico
    • Stabilizzatore e Modulatore Emotivo